La stagione del Femminile Villa Valle riprenderà tra qualche settimana con rinnovato entusiasmo e un nuovo allenatore, Fabio Butta, tecnico scelto per rilanciare la squadra che affronterà il campionato 2024/25 di Promozione dopo l’esperienza della passata stagione in Eccellenza.
Mister, benvenuto!
“Grazie”.
Che Femminile Villa Valle dovremo aspettarci?
“A differenza di molte formazioni di calcio femminile che giocano con la difesa a quattro, a me piace schierare la squadra col 3-5-2 e proporre un gioco dinamico, d’attacco in cui le fasce sono fondamentali”.
In questa nuova ventura sarai accompagnato da due persone fondamentali per te.
“Sì, Giampiero Broccoli che sarà l’accompagnatore e Corna Daniele che sarà il mio vice. Con entrambi lavoro da 15 anni e li ringrazio per essere al mio fianco”.
15 anni di panchine divise tra settore maschile e femminile.
“Sì, dopo 10 anni di settore giovanile maschile tra Ponte San Pietro, Olginate e Mapello, ho provato il salto nel calcio femminile e nelle ultime cinque stagioni ho guidato il Monterosso Juniores Femminile”.
Com’è nato il contatto con il Villa Valle?
“Il Presidente Luisa Mazzoleni mi ha chiamato per avere informazioni e siamo andati subito d’accordo. Qui c’è un progetto molto interessante, la squadra è giovanissima come piace a me e c’è tutto per fare bene”.
Quali sono gli obiettivi in termini di classifica?
“Preferisco dire che proveremo a divertirci e a fare sempre bella figura”.
Che impressione ti ha fatto la Società?
“Ottima. A livello Maschile la conociamo tutti. Nel Femminile ho trovato tanta voglia di crescita, la Società ci ha dato spazio e ci hanno fatto sentire importanti. Mi è stato chiesto di portare avanti un progetto a lungo temine, gettare le basi per qualcosa di duraturo e metterò il massimo impegno per riuscirci”.
Che campionato ti aspetti?
“Molto competitivo, con tante squadre di Brescia e Milano che saranno attrezzate, ma anche nuove realtà che vorranno mettersi in mostra. Noi siamo giovani, alcune giocatrici alla prima esperienza in prima squadra, ma permettimi di dire che vogliamo spaccare”.