Come si può rendere una partita di calcio un momento speciale? Se sei un portiere, un buon modo è parare tre rigori in una serata e regalare alla tua squadra il passaggio del turno. È quanto fatto da Edoardo Zanchi, estremo difensore degli Allievi Regionali Under 16 allenati da Giorgio Gatti che, mercoledì scorso, è stato protagonista nel match contro il Sarnico valido come semifinale del Torneo Cassera, intercettando, appunto, tre tiri dagli undici metri.
Edoardo, hai vissuto una serata da vero protagonista.
“Sono molto felice per avere raggiunto la finale. Non è stata una partita facile, ma abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità. Abbiamo pareggiato per 2-2, così siamo siamo andati ai rigori e non posso che essere soddisfatto per come è finita”.
Immagino che tu abbia una dedica speciale…
“Sicuramente, è per mia mamma”.
Come ti alleni per parare così tanti rigori?
“È un fondamentale che proviamo alla fine di ogni allenamento e più o meno uno su tre riesco a prenderlo. Ho la fortuna di essere abbastanza alto e questo aiuta”.
Sempre parlando di campo, peccato che domenica non sia arrivato il successo contro la Virtus Bergamo.
“Forse domenica abbiamo pagato un po’ di stanchezza. Abbiamo cercato comunque di giocare al massimo, come faremo da qui alla fine. Siamo primi, anche se con una partita in più e ci crediamo”.
Com’è nata la tua passione per il ruolo di portiere?
“Mio papà Fiorenzo giocava nello stesso ruolo e quando ho iniziato a giocare mi ha spinto a provare tra i pali. Direi che è stata una scelta giusta”.
C’è un portiere al quale ti ispiri?
“Sono tifoso dell’Atalanta e mi piacciono sia Gollini sia Musso. Del primo ammiro il gioco coi piedi e l’atteggiamento in campo, del secondo senza dubbio la reattività tra i pali”.
Infine, come valuti la tua esperienza qui al Villa Valle?
“Sono molto contento per la scelta fatta. C’è un ambiente che mi piace ed è stato facile inserirsi nel gruppo. Siamo una buona squadra e v dimostrarlo”.